Soundpath interactive soundinstallation, duo-work (Simon Perathoner, Stefano de Luchi) 2011
„Soundpath“ è uno spazio
acustico pensato ed ideato con l’intento di immergere il fruitore in
una nuova esperienza percettiva su base sonora. L’installazione consiste nel mettere in collisione due polarità distinte ma dai labili confini: suono e rumore.
In un versante troviamo l’elemento sonoro, dato da una serie registrata
di note di pianoforte; dall’altro vi è invece la componente di
interferenza, data dai rumori prodotti dagli stessi fruitori dell’opera,
catturati in tempo reale. La componente sonora è composta da un accordo basato sull’intervallo di
quinta, che si caratterizza per un particolare rapporto di stabilità
ed equilibrio fra le note, tanto da essere stato definito il rapporto
armonico perfetto, ed essere stato messo in relazione con sezione aurea
in geometria. I
rumori prodotti dai fruitori dell’opera vengono catturati tramite dei
microfoni, amplificati e messi in circolo nel sistema di speaker.
Il fruitore si trova quindi ad essere direttamente partecipe
all’ambiente sonoro che si crea, generando il materiale acustico che si
mette in relazione con il suono armonico di base. Lo
spazio diviene un’enorme cassa di risonanza dove diviene possibile il
formarsi di nuove relazioni fra i suoni. E colui che fa vivere
l’opera è il fruitore stesso, che, interagendo con il suono di base,
si mette nella condizione di ascoltare, creare e di ricercare nuove
forme di armonia o dissonanza.